Protocollo di comunicazione digitale che utilizza una linea telefonica ordinaria. Questa viene occupata solo in minima parte (fino a 4 Khz) dalle comunicazioni tradizionali telefoniche, rispetto alla frequenza massima (1,1 Mhz) utilizzabile. Tramite il DMT la frequenza viene suddivisa in 256 sottofrequenze, ciascuna delle quali costituisce un canale indipendente.
Sul doppino telefonico si ricavano quindi due canali di comunicazione: un canale per le normali comunicazioni telefoniche (una sola sottofrequenza), ed un altro per la trasmissione asimmetrica dei dati (composto da 254 sottofrequenze). Su questo canale, infatti, la larghezza di banda per i dati in ingresso (che utilizza 229 sottofrequenze) è più larga della larghezza di banda per i dati in uscita (che utilizza 25 sottofrequenze).
La velocità può variare fra 1,5 e 9 Mbps in ricezione (downstream) e fra 16 e 640 Kbps in spedizione (upstream) dei dati, a seconda delle velocità (e qualità) della rete e degli apparati di rete. Oltre ai dati digitali, ADSL può essere usato per comunicazioni analogiche di voce o per broadcast video (MPEG-2), video on demand, collegamenti a reti remote.
E' una soluzione più economica di una linea ISDN, oltre a consentire una maggiore velocità, e non costringe ad installazioni di cavi particolari. E' necessario disporre, però, di un apposito apparato che svolge le funzioni del modem.
La connessione ADSL è di tipo permanente, senza necessità di dial-up o di collegamento.