Il cluster è l'unità logica nella quale viene suddiviso un file quando viene registrato su hard disk. "Unità logica" perché non si tratta di una suddivisione fisica dell'hard disk, né vi corrisponde. Un singolo cluster, ad esempio, può essere registrato in settori diversi dell'hard disk (nel qual caso si parla di "frammentazione").
I cluster vengono gestiti dal sistema operativo in modo trasparente per l'utilizzatore, tramite la FAT (tavola di allocazione dei file).
Ciascun sistema operativo utilizza cluster di grandezza diversa, e la quantità di cluster che un sistema operativo può gestire è determinato dalla grandezza della FAT. Ad esempio il DOS utilizza cluster di 512 bytes, ed essendo la FAT a 16 bit (chiamata anche FAT16), consente un massimo di 65'536 cluster. Da ciò deriva il limite del DOS, che non può gestire hard disk oltre i 3 GB.
Da Windows 95 (OSR2) abbiamo la FAT32, a 32 bit, che consente di gestire hard disk fino a 2 Tb. In questo caso il cluster è di 8KB, suddiviso in 16 settori del disco, ciascuno da 512 bytes. Quando salviamo un file, questo non può occupare sul disco una spazio inferiore ad un cluster. Anche se il nostro file contiene solamente 100 bytes, Windows 98 lo registrerà sull'hard disk utilizzando 8KB, occupando 16 settori del disco. Tuttavia è abbastanza raro, ormai, avere file così piccoli, mentre l'uso della FAT32 consente di utilizzare hard disk più grandi e di ottenere una maggiore velocità in scrittura e lettura.