Piccola storia del DOS


Il DOS nasce con il primo personal computer prodotto dalla IBM, nel 1981, il PC con Intel 8088. Sviluppato dalla Microsoft appositamente per l'IBM, la versione si chiama PC-DOS 1.0. Eredita dal CP/M la struttura dei comandi e da Unix il sistema gerarchico dei file.
Il PC-DOS 1.0 utilizza solo floppy da 5,25 pollici con capacità da 160 Kb e può usare dischi rigidi fino a 32Mb. Il limite massimo di memoria RAM è fissata in 640Kb. Dopo pochi mesi la stessa Microsoft rilascia anche, per i primi IBM compatibili, la versione MS-DOS 1.0.
Nel maggio del 1982 escono le due versioni con alcuni errori corretti: rispettivamente la PC-DOS 1.1 e la MS-DOS 1.25. Adesso si possono registrare 360Kb sui floppy da 5,25.
L'annuncio di un nuovo modello, il PC/XT con Intel 8086, vede la contemporanea nascita del PC-DOS 2.0. Viene introdotto il concetto di subdirectory.
Nell'ottobre dello stesso anno l'IBM lancia il PCjunior, modello di computer adatto all'uso in casa e che verrà messo in breve tempo fuori produzione per la scarsità di vendite, e la Microsoft il PC-DOS 2.1. Nel 1983 i computer compatibili ottengono il MS-DOS 2.11, che finalmente consente l'uso di tastiere differenziate per i diversi paesi e vede l'apparizione delle lettere speciali o accentate per ogni alfabeto.
Nel marzo del 1985 è disponibile il PC-DOS 3.0, otto mesi dopo essere stato annunciato per il nuovo IBM PC/AT con Intel 80286. Consente di registrare 1200Kb sui floppy da 5,25. Con l'uscita del MS-DOS 3.0, le versioni PC e MS seguono la stessa numerazione.
A distanza di poco tempo, ecco il DOS 3.1, che corregge alcuni errori e che rende possibile la creazione di programmi per computer in rete.
Nel dicembre 1985 la IBM entra nel mercato dei portatili con il Convertible, modello abbandonato dopo poco, come già era successo al PCjunior. In coincidenza arriva il DOS 3.2, che consente l'uso dei dischetti da 3,5 pollici, sui quali registra 720Kb.
Con i nuovi modelli IBM PS/2, nel 1987, ecco che la Microsoft lancia il DOS 3.3. Pur figurando come un semplice miglioramento del 3.2, questa nuova versione segna importanti passi avanti, come la registrazione di 1440Kb sui dischetti da 3,5, l'uso di dischi rigidi maggiori di 32Mb grazie all'artificio di suddividerli in partizioni più piccole, l'uso dei file batch.
Il DOS 4.0 nasce male, con molti difetti, ed è subito sostituito dal DOS 4.01 nel novembre del 1988. Vengono infranti due limiti: si possono utilizzare dischi rigidi più grandi di 32Mb e si può sfruttare più di 640Kb di RAM. Fa la sua apparizione il DOS-Shell, cioè un programma che facilita la vita all'utilizzatore permettendogli di impartire i comandi DOS tramite il mouse.
Infine, nel 1991, appare il DOS 5. Il DOS-Shell è molto migliorato e permette una gestione veramente efficace. L'utilizzo della memoria oltre i 640Kb è completa e, collocandosi qui, il DOS lascia libera la memoria standard per gli altri programmi. Viene introdotto il Task Swapper, che consente la coesistenza di diversi programmi e il rapido passaggio dall'uno all'altro. Vengono introdotti comandi per il recupero di file cancellati o di dischetti riformattati. Ed infine è presente un aiuto: basta digitare "help" seguito da un comando per avere una spiegazione esaudiente di quel comando e la sua sintassi.