La sintassi


I comandi del DOS si dividono, come abbiamo visto, in

- interni, se contenuti nel file COMMAND.COM, e risiedono sempre in memoria;

- esterni, se rappresentati da piccoli file registrati su disco nella subdirectory \DOS, e vengono caricati in memoria solo quando devono essere eseguiti.

Entrambi hanno la stessa sintassi:
 

COMANDO [drive:] [path] [nomefile] [opzioni]


COMANDO è il nome specifico del comando

[    ] le parentesi quadre significano che la parte di comando compresa fra le parentesi non è obbligatoria

drive: è uno dei drive presenti, sul quale si deve svolgere l'azione del comando. Se si omette, il DOS opera sul drive che appare nel prompt. I due punti fanno parte integrante della sintassi

path è l'indirizzamento attraverso le subdirectory. Le "\", barre inclinate a sinistra, fanno parte integrante della sintassi

nomefile è il nome del file oggetto del comando

opzioni parametri che modificano l'effetto del comando

Regole generali:
dopo il nome del comando, e fra ogni elemento del comando, deve essere dato uno spazio vuoto, premendo la barra spaziatrice;
drive:, path e nomefile possono essere accorpati in un solo elemento, all'interno del quale non bisogna usare lo spazio vuoto;
la successione dei diversi elementi del comando non può essere modificata;
alla fine del comando deve essere sempre premuto il tasto "Invio", contrassegnato anche come "Return" o con il disegno di una freccia che torna indietro;
i comandi devono essere dati uno per volta, non si possono sommare più comandi sulla stessa riga;
i comandi devono essere digitati prestando attenzione ai caratteri speciali come "\" (barra inclinata a sinistra), "/" (barra inclinata a destra), "|" (barra verticale), ">" (maggiore), "+" (più), "-" (meno), ":" (due punti), ";" (punto e virgola), "," (virgola), "?" (punto interrogativo), "*" (asterisco) e "=" (uguale);
le indicazioni di drive:, path e nomefile possono essere ripetute, in alcuni comandi, più volte;
si possono indicare più opzioni per lo stesso comando, ma se rappresentano parametri che si annullano, l'ultima è quella che prevale;
nomi dei comandi,  drive:, path ed opzioni possono essere digitati sia con lettere maiuscole che minuscole;
se, digitando un comando, si compie un errore di battitura, si può tornare indietro sulle lettere appena scritte con il tasto "Backspace", chiamato anche "Ritorno unitario", che si trova sulla tastiera in alto a sinistra e che è contrassegnato da una freccia verso sinistra. Ogni volta che si preme questo tasto, si cancella una lettera verso sinistra e, appena cancellata la parte errata, si può riprendere a scrivere il comando;
se si vuole bloccare l'esecuzione di un comando, è necessario premere il tasto "CTRL" e la lettera "C" contemporaneamente. Il comando non può riprendere l'esecuzione;
se si vuole solo sospendere l'esecuzione di un comando, è necessario premere il tasto "CTRL" e la lettera "S" contemporaneamente. Premendo un qualsiasi altro tasto, il comando riprende l'esecuzione.

Ora un minimo di convenzioni per poter rendere più leggibile questo libro.
Quando indichiamo un comando:
 

C> COPY C:\LETTERE\NOMEFILE B:\COPIE\LETTERE


deve essere digitata solo la parte in neretto, seguita da "Invio". La prima parte della riga rappresenta il prompt del DOS, che potrebbe essere leggermente diverso sul vostro computer.
Come già detto, i comandi possono essere digitati sia in lettere maiuscole che minuscole.

Quando indichiamo la sintassi di un comando:
 

COMANDO [drive:] [path] [nomefile] [opzioni]


non devono essere digitate le parentesi quadre.