Introduzione al DOS


Il DOS (Disk Operating System) è il sistema operativo usato da almeno 70 milioni di utilizzatori di personal computer IBM ed IBM compatibili. Il DOS è stato messo a punto dalla Microsoft Corporation.
Il realtà il DOS è costituito di varie parti. Il sistema stesso è composto da quattro file principali e di tanti piccoli programmi, ognuno dei quali sovrintende ad una determinata funzione non appena viene chiamato ad eseguirla dal comando digitato dall'utente.

La prima parte del DOS è il "Basic Input/Output System", il BIOS. Questa parte contiene tutte le funzioni necessarie a comunicare con le periferiche: tastiera, monitor, drive, dischi rigidi. Tutte le richieste di lavoro effettuate verso queste periferiche, avvengono tramite il BIOS.
Altre eventuali periferiche, come stampanti, mouse o lettori di CD, che non sono previste dal BIOS, hanno bisogno di un file di supporto, chiamato "driver", che ne permetta l'utilizzo. Nell'aggiungere una periferica di questi tipi è necessario fare attenzione all'installazione del giusto driver, altrimenti resterebbe inutilizzabile.
Il BIOS è suddiviso in due parti. Una prima, piccola all'essenziale, è presente in una ROM sulla scheda madre del computer, la seconda in un file invisibile chiamato IBMBIO.COM oppure IO.SYS e registrato su disco.

La seconda parte del DOS è costituita dal kernel. Il kernel sovrintende a tutto il funzionamento del computer, ricevendo le richieste di lavoro dai programmi e convogliandole al BIOS. Il kernel è registrato su disco in un file invisibile chiamato IBMDOS.COM oppure MSDOS.COM.

La terza parte principale del DOS è l'interprete dei comandi, rappresentata da un file chiamato COMMAND.COM, e che è l'unica parte visibile su schermo del DOS. L'interprete si incarica di ricevere i comandi digitati dall'utilizzatore sulla tastiera e di inoltrarli al kernel. Fra i suoi compiti rientrano anche:

- mostrare i messaggi di errore in caso di inesattezze nella sintassi del comando o di difficoltà incontrata nell'eseguirlo
- notificare all'utilizzatore l'andamento e le conseguenze di un comando, come il risultato positivo di un comando;
- gestire ogni dialogo che serva alla esecuzione dei comandi, come la richiesta se un particolare comando debba essere proseguito o meno.

Nel file COMMAND.COM sono compresi tutti i comandi più usati del DOS.

La quarta parte del DOS determina alcuni parametri dell'ambiente di lavoro, cioè la configurazione del sistema. Nel file, chiamato CONFIG.SYS, sono registrati dati come la nazionalizzazione, il tipo e la quantità di drive, il numero di buffer e di file, gli estremi degli altri file del DOS. In pratica il DOS può funzionare anche senza CONFIG.SYS, ma in questo caso assume dei parametri di partenza standard, come la nazionalizzazione USA.

Infine esistono un certo numero di piccoli file di tipo .EXE o .COM, contenuti in una subdirectory chiamata \DOS. Ognuno di questi programmi costituisce un ulteriore comando del DOS che, essendo inusuale o particolarmente complicato, non è stato ritenuto inserire nel COMMAND.COM. Questo file, infatti, viene caricato in memoria, e qui rimane per tutto il tempo fino allo spegnimento: farne lievitare la dimensione con comandi di uso saltuario avrebbe significato sacrificare troppo spazio a danno dei programmi.

I comandi contenuti nel COMMAND.COM si chiamano comandi interni, mentre quelli costituiti da file autonomi si chiamano comandi esterni.
Se non si ha necessità di un particolare comando esterno, è possibile eliminarlo cancellando il file che lo rappresenta, nella subdirectory \DOS. In pratica ciò non è consigliabile, poiché non è mai possibile sapere se, a nostra insaputa, un qualsiasi programma di scrittura o di contabilità utilizza quel comando. Nel caso ciò avvenisse, si avrebbero degli errori inspiegabili, un malfunzionamento o addirittura un blocco del programma.
Inoltre, essendo dei piccoli file, cancellandoli si libera solo uno spazio infinitesimale del disco rigido e, venendo caricati in memoria solo quando invocati da qualche programma, non ingombrano mai la RAM. I comandi sempre caricati in RAM, invece, sono quelli interni del COMMAND.COM, e non si possono cancellare.